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lunedì 7 aprile 2008

Il peggior turismo italiano...

Ciao a tutti. Sono alcuni giorni che non scrivo. Sono stato a Roma lo scorso fine settimana per il matrimonio di mio cugino Roberto con Alessandra. Agli sposi ancora i miei auguri... Bel matrimonio (ovviamente nessuno direbbe il contrario, anche perché quando spendi migliaia di euro voglio proprio vedere chi è quel pezzo di m... che dice che schifo di matrimonio ehehe), ma soprattutto molto originale. Per farvi un'idea: menu scritto in romanaccio da mio cugino, sposi seduti a tavola con gli invitati (in stile democratico, senza tavoli isolati che fanno la tipica scena da regnante e sudditi), e un bel freschetto ehehe Il tutto nella villa del Principe Giovanelli, ebbene si' proprio quel tizio che si vede ogni tanto in tv a parlare di cose di gossip, della serie non c'ho proprio un c... da fare! La casa era la sua, un bel casale a pochi km dal GRA, sulla Via Boccea, ancora dentro Roma. Semplicemente stupendo. Abbiamo mangiato degli ottimi frittini, fatti al momento nel parco della villa, e poi una cena che aveva i soliti due primi (se non fai almeno due primi a un matrimonio sei un poraccio!!) a base di pici e un'altra pasta a forma di calamari, carne e poi una camionata di dolci di tutti i tipi, da far morire sul colpo un diabetico... :-))
La torta nuziale era anch'essa molto originale, evocando una sorta di Cupolone di San Pietro fatto da una cifra di bignettini con panna e fragoline di bosco. Quanti bignettini ci fossero rimane un mistero, forse diecimila chissà. Bisognerebbe chiederlo a Raffaella Carrà, magari potrebbe farci un nuovo programma, rievocazione di quello dei piselli (o erano fagioli) che erano contenuti nel vaso di vetro che teneva sottomano. Di certo, alla fine gli ho dato sotto quanto a amari e cose del genere, tanto da rischiare una cirrosi epatica.
Domenica, cioè ieri, ho dormito fino alle 9 e poi ho fatto un salutino a zia Pia e zio Gino. Siamo quindi andati a pranzare da Vanni al self service (strapieno da morire alle 13:30, se potete evitate di andarci a quell'ora), poi Fabio mi ha accompagnato all'aeroporto di Ciampino. Inutile dire che anche stavolta siamo stati un po' sfigati con le strade (avevano chiuso l'Appia che dal centro va diretta all'aeroporto), anche se poi in qualche modo siamo riusciti ad arrivare a destinazione. Sull'aereo, poi, l'ultimo stress della giornata: un gruppo di studenti napoletani accompagnati da alcuni professori in gita a Barcellona. Povero me e le mie orecchie. Giusto dietro di me c'erano delle ragazze che credo avessero fatto uno stage ai mercati generali del Rione Sanità. Dire che strillavano è veramente dire poco: "Ueeee'', mo' pija la pista i partimm... Prof, a chi ora arrivamo a Barcellona?? Oddddioooo, tengo una paura de vula', aiuttttt!!!" Ed io dicendo loro "Per favore, ragazze, non è che potreste gentilmente parlare con la voce un po' più silenziosa?". Tempo due minuti e riprendevano a strillare. Poi ho pensato tra me e me: "E' il peggior turismo italiano questo che arriva a Barcellona, fatto di gente cafona e ignorante. Te credo che poi gli italiani sono malvisti in Spagna. Guarda un po' chi ci arriva...". Ovviamente, quando l'aereo è atterrato è scattato il consueto applauso che tanto contraddistingue gli italiani all'estero. Ahi ahi ahi, che personaggi che siamo... Buonanotte!!

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