RANKALO.net / Pagine pubblicate

venerdì 30 maggio 2008

Il mio ventottesimo compleanno, il terzo da quando sto a Barcellona

Hola a todos!!! Grazie a tutti coloro che oggi, per telefono, sms o messenger mi hanno fatto gli auguri per i miei 28 anni. E', questo, il mio terzo compleanno nella capitale catalana, il terzo che compio fuori dei confini nazionali. Fa un po' senso, la cosa. Ero abituato a festeggiarlo coi parenti, a casa, e ovviamente con gli amici di sempre, quelli delle elementari e medie per intenderci, e invece da tre anni a questa parte la mia maniera di festeggiare i compleanni è deciasamente cambiata. Il primo anno mi ricordo che organizzammo una festa qui a casa, nel nostro piso, con i colleghi del master. Mi ricordo che Loris e Mark mi aiutarono nei preparativi: il solito pan con tomate (immancabile nelle cene o feste catalane), patate fritte, sandwiches e poi fiumi di bebidas a go go... L'anno scorso invece fu la volta della sobrietà: con Marta e Mark, festeggiamo in intimità, a casa, con un piatto di tortellini Rana al gorgonzola e pere (o erano noci?? boh!!). L'anno scorso ricordo che ero un po' depresso, non avevo grandi voglie di festeggiare... O quanto meno, non ricordo, forse era dovuto anche al fatto che capitava un giovedì. Quest'anno invece torna la festa in grande stile... Alle 21:30 infatti ci vedremo di fronte al Tasca i Vins della Barceloneta per andare a cenare: ci saranno alcuni amici di Italona Club e gente del posto (Marta, Mark, Meritxell, Cris...) + alcuni ex colleghi del lavoro dove stavo prima, Segundamano... Ognuno pagherà ciò che mangia però l'alcool lo offrirà la casa, cioè io, così come il pastel (dolce), che ho commissionato a quelli del locale (speriamo bene!!!).
Faremo certamente tante foto e video, per cui rimanete sintonizzati... La festa sta per cominciare... Vaiiiiii!!! Ci vediamo!! Ciaooooo

martedì 27 maggio 2008

I video di Italona Club...

Francesca ci presenta gli amici di Italona Club durante la cena al ristorante cileno Hugo


Claudia, Francesca e Aurora assaggiano un chupito cileno al termine della cena

domenica 25 maggio 2008

Eurovisione: Chikilicuatre non vince il festival europeo della canzone

In Italia l'Eurovisione è un festival praticamente sconosciuto, però nel resto d'Europa è la kermesse canora più famosa del continente... Ogni paese presenta il suo rappresentante e alla fine una giuria, un po' stile San Remo, decide quale canzone è la vincitrice. La Spagna presentava come candidato il personaggio-soggettone Chikilicuatre, catalano di Castelldefels. Per l'Italia che io sappia non c'era nessuno, mentre per la Svizzera c'era Paolo Meneguzzi. Ieri finalmente a Belgrado c'è stata la finale: ha vinto la Russia, mentre la Spagna con il suo "chiki chiki" non ce l'ha fatta. Vi lascio con un video del Chiki Chiki, la canzone tormentone in Spagna in questo periodo. Ciaoooooooo

Italona Club

Buonasera a tutti. Un altro finesettimana è purtroppo passato... Il finesettimana di Italona, ossia degli italiani a Barcellona. Ieri, sabato, infatti, abbiamo fatto un'uscita tutta all'insegna del Bel Paese. Ma andiamo con ordine... Dopo essermi svegliato ieri mattina con estrema tranquillità (a mezzogiorno!!), intorno alle 14 siamo andati con Mark a casa di Clara per mangiare, visto che qualche giorno fa ci aveva invitati da lei assieme ad altri amici. Abbiamo così potuto assaporare la sua ottima fideuà, ossia la paella fatta con la pasta anziché col riso, piatto tipico di Valencia, la città da cui proviene Clara. Eravamo in tutto una dozzina, Mark, Clara, delle sue amiche ed io. Al termine del pranzo, ci siamo messi tutti sulla terrazza (Clara vive in uno splendido attico vicino alla Stazione di Sants), a prendere un po' di sole - quando usciva, visto che in questi giorni a Barcellona il tempo fa davvero schifo, con alternanza di sole, nuvole e pioggia - e a cantare. Mark aveva infatti portato con sé la chitarra e abbiamo così improvvisato una serie di coretti, tra cui la canzone del sole di Battisti. Intorno alle 18:30 siamo poi andati a casa di Francesca, che vive a pochi minuti da Clara, giusto in corrispondenza della fermata Entença della linea blu della metro. Siamo così saliti da lei e siamo stati un po' li' a chiacchierare e a berci una cocacola. Nel frattempo è arrivato anche il suo coinquilino appena reduce da un giro per la città con la sua ragazza, entrambi originari della zona in cui vive Valentina (la ragazza che faceva l'erasmus quando io facevo il master due anni fa), ossia Marostica e Bassano del Grappa, ossia la terra del superalcoolico più forte d'Italia (chissà forse esagero!!).
Mentre stavamo lì da Francesca a chiacchierare, lei ha chiamato un suo amico, Alessandro, che pure si trova a Barcellona in questi giorni. Ci siamo così dati appuntamento per le 19:30 per andare a prendere una cosa da bere tutti assieme.
Dopo aver passeggiato un po' per la Rambla ed aver ricaricato il telefono presso un bancomat del Santader, siamo alla fine arrivati alla Rambla del Raval e ci siamo seduti in un bar per farci una birretta. Nel frattempo, ci siamo organizzati per la serata: il programma prevedeva una cena in un posto chiamato Hugo, un ristorante cileno vicino all'Arc de Triomf, nel Borne. Finita la birra, dopo aver fatto un rapido salto al bagno (la birra mi scende superrapida!!!), ci siamo così infilati in un taxi visto che erano ormai le 21:10 e l'appuntamento era di lì a 5 minuti, troppo poco tempo per farsela a piedi come prevedeva il programma iniziale.
Arrivati a Arc de Triomf, con la seconda metà della birra ormai scesa fino alle porte dell'uretra, ci siamo così visti con Irene, l'amica toscana di Francesca, conosciuta la sera stessa in cui per la prima volta eravamo usciti con lei (ossia il finesettimana scorso), un suo collega di università, Francesco (eh si, c'è un po' di inflazione di Franceschi ultimamente!!), Claudia, la ragazza sarda conosciuta tre finesettimana fa (e appartenente al gruppo delle ragazze calabresi che vivono a Milano), e una sua amica di Madrid, Aurora. C'erano poi altri amici di Francesca, due ragazze italiane, uno di Girona e un altro di Londra. INsomma, un ambiente a dir poco internazionale, anche se con netta prevalenza di italiani!! E per questo abbiamo per ora, in maniera provvisoria, chiamato il gruppo Italona Club (Italia + Barcelona per coloro che non avessero ancora capito). Arrivati al ristorante, abbiamo cominciato a studiare il menu: piatti dai nomi assolutamente invitanti. Si andava dal tortino a base di mais, carne macinata e formaggio, fino all'anatra con confettura di arancia e prugne, passando per la più tipica empanada cilena a base di carne e cipolla.
Abbiamo ordinato, prendendo ciascuno un piatto e un antipasto, col patto poi di "compartir todo" (condividere), in modo che potessimo assaggiare varie cose. Io ho così chiesto il tortino al mais e un'entrecote con verdurine alla griglia. Altri hanno preso l'emapanada, le cozze alla parmigiana, gli spedini di carne, l'insalata... Il tutto ovviamente innaffiato con del vinello cileno chiamato Gato negro. Siamo stati davvero bene, la compagnia piacevolissima e l'ambiente assolutamente rilassato. Sembrava di conoscere quelle persone quasi da una vita, c'è stata direi con tutti una grande sintonia, una chimica che non è sempre facile trovare, soprattutto nel mondo falso di oggi. Dopo la (vi assicuro!) grande abbuffata , costataci 22.50 euro a testa (prezzo alla fine onesto per quello che ci siamo mangiati, includendo liquore cileno alla fine e carajillo di bayleys), siamo usciti e abbiamo fatto due passi, inizialmente per il Borne con l'intenzione di andare a Princesa 23, poi per il Barrio Gotico (visto che al Princesa era impossibile entrare per la fila che c'era). Qui siamo andati in un posto in cui ho ritrovato il mio capo. Incredibile. Ci eravamo visti il giorno prima, venerdi', per cenare a casa di una collega e ieri di nuovo ci siamo ribeccati in questo locale. E dire che manco vive a Barcellona lui, bensì fuori... Le cose della vita... Siamo stati un po' in questo posto e poi ce ne siamo andati al Roma di Plaça Reial. Nel tragitto ha cominciato a cadere una pioggia incredibile, forte e intensa, tanto che, sebbene io avessi l'ombrello, mi sono comunque bagnato... Alle 3, il Roma ha chiuso ed io ed altri ce ne siamo tornati a casa mentre Mark, Alessandro e Francesca, los locos (i pazzi ehehe), sono andati ad un altro posto. Non so bene dove siano andati. Stamattina mi sono alzato che Mark non era a casa e ora, che sono ormai quasi le 22, ancora non si è visto... L'ho chiamato prima ma non mi ha risposto. Non so bene che fine abbia fatto ma mi ha inviato un sms dicendo che è tutto ok e di non preoccuparmi. Vabbé. Oggi ho passato la giornata a casa e mi sono riposato. Non ho fatto assolutamente niente, ma ci voleva dopo tanto correre durante i giorni scorsi...

mercoledì 21 maggio 2008

Video della serata di karaoke a Barcellona

Ciao a tutti, stasera vi regalo un video stupendo, quello dell'interpretazione canora mia e di Marta durante la serata di karaoke un mesetto fa circa, in un locale vicino casa, nel barrio de Les Corts. Allora ci cimentammo in My way: il risultato, come si dice da queste parti, "fatal!!". Godetevelo!!! Ciaooooo

martedì 20 maggio 2008

La Carfagna sulla rivista spagnola Interviu

Ecco l'immagine che hanno di noi gli spagnoli.
Questa settimana sulla rivista Interviu prima pagina dedicata alla (come si puo' leggere) "ministra più sexy del governo Berlusconi", Mara Carfagna.
Ecco a voi l'articolo tratto dal sito di Interviu: clicca qui

lunedì 19 maggio 2008

Gli esordi della Brambilla a Barcellona

Francesca mi ha appena inviato per email questo filmato tratto dal sito di Repubblica in cui si vedono gli esordi notturni della Brambilla, in giro per i locali di Barcellona. Beh, complimenti...

Italiani a Barcellona e... un maggio che sembra marzo

Ciao a tutti. Stasera sarei dovuto andare al Tortillas meeting che organizza il mio ex capo a casa sua, però visto che sono stanco morto ho deciso di rimanere a casa tranquillo, per cui ne approfitto per scrivere un po'... Come vi accennavo ieri, nel giro di nuove amicizie che sto facendo in questo ultimo periodo come non mai, sono incappato stavolta nell'ennesima italiana, Francesca, una ragazza di Forlì che da qualche settimana è arrivata a Barcellona per fare il Leonardo, quel progetto finanziato dall'Unione Europea che ti permette di fare un'esperienza lavorativa in un'impresa di un altro paese dell'unione.
Il giorno della Segunda Pascua, il 12 maggio, ricevo un'email da questa tipa che mi dice che aveva letto il mio blog e che se volevo potevamo vederci per un caffé o una birra. Dopo una settimana passata ad inviarci email, finalmente sabato pomeriggio ci siamo visti in faccia. Stavo infatti facendo un giro in centro con Mark (avevamo appena preso un caffé in plaza Orwell), quando ho deciso di inviarle un sms per dire se si voleva unire a noi. Nel giro di pochi minuti mi risponde e ci diamo appuntamento a Plaza Catalunya, all'uscita Rambla della metro linea 3. Le dico allora per sms che mi potrà riconoscere dal cappelletto nero che porto in testa. Con Mark andiamo così all'appuntamento non sapendo bene con che tipo di ragazza avremo a che fare: e subito cominciano le speculazioni. Sarà bionda o mora? Capello lungo o corto? Magra o grassa? Timida o superaperta? ... Arriviamo al luogo dell'appuntamento e ovviamente non sappiamo chi delle 10.000 persone che stanno lì ad aspettare qualcuno sia lei. Mi giro intorno cercando di vedere se qualcuno mi fissa il cappello, ma niente da fare. Ad un certo punto, i miei occhi incrociano quelli di una ragazza. Mi guarda la testa e capisce. E' lei. Si avvicina così a noi e ci presentiamo: "Piacere, encantado, por fin nos conocemos", io in italiano, Mark in spagnolo. Le chiedo se conosce il Mercadillo, dove c'è il famoso "camello" (cammello), e lei mi risponde di si, anche se non è mai stata al giardino interno, quello pieno di "frikis" come si dice qui, gente un po' strana, un po' particolare... Ci muoviamo cosi' in direzione Portaferrissa, evitando accuratamente il centro della Rambla strapieno di turisti. Arrivati al Camello, troviamo fortunatamente un tavolino e riusciamo a sederci. Mentre Mark intrattiene Francesca, io vado al bancone per chiedere da bere: una clara (birra + fanta) per me, un café con leche (caffellatte) per lei e un café con hielo (caffé col ghiaccio) per Mark. Chiacchieriamo un po' e Francesca ci racconta un po' di lei: così veniamo a sapere che già aveva fatto l'Erasmus, come me, proprio a Barcellona, che le era piaciuta la città e che per questo era tornata, per lavorare, anche se nell'ambito di un progetto che a fine anno terminerà. Ci dice che vive nell'Eixample, con un altro ragazzo italiano, a pochi passi da casa nostra.
Finito il caffé, propongo di fare due passi... Lasciamo così il Camello per andare a fare un giro nel Barri Gotic. Nel frattempo continuiamo a chiacchierare. Ci racconta di altri amici italiani che conosce a Barcellona e allora, così un po' sul serio, un po' per scherzo, butto lì l'idea di organizzare un "club" per italiani che vivono a Barcellona. Comincia allora una discussione sulla parola "club", con Mark e Francesca assolutamente contrari all'utilizzo di questa parola, che secondo loro darebbe l'idea di qualcosa di chiuso. Nel frattempo arriviamo al Tropezon mi sembra che si chiami, un posto conosciuto per le sue favolose "bombe", delle palle di patata lessa, con dentro della carne macinata: descritto cosi' forse non fa venire propria voglia però se andate a Barcellona dovete farci assolutamente un salto. Sta in Carrer de Gignas, vicino a Carrer Ample, tra la Rambla e la Via Laietana, poco oltre la chiesa della Mercé venendo dalla metro Drassanes. Qui non solo chiediamo una bomba, ma anche delle patatas bravas e ovviamente cerveza!!! Mentre mangiamo Francesca cerca di mettersi in contatto col suo coinquilino, Stefano, visto che si è data appuntamento con lui e i suoi genitori (che sono di visita) per andare a cenare, per sapere finalmente dove vedersi. Ci dice così che hanno "quedado" (si sono dati appuntamento) alla metro Paral.lel alle 21:50. Paghiamo il conto e cominciamo a muoverci verso il Raval. Arrivati, in tempissimo, alla metro, comincia a piovere. Porca vacca, che fare? Tornare a casa o rimanere in centro? Diciamo così a Francesca che se facciamo qualcosa l'avviseremo. Arriva il coinquilino e la lasciamo così andare a cena.
Rimasti soli, dico a Mark che se torno a casa non esco più, visto che fare su e giù tra Les Corts e il centro "me da palo" (mi scassa le cosiddette...). Ci facciamo nel frattempo un giretto e cerchiamo di capire che fare.
Gira qui, gira lì, alla fine ci mettiamo dentro ad un Doner Kebab del Raval. Dentro è pieno di personaggi usciti da un film di Almodovar, no vabbé esagero. Non fatemi dire cose di cui poi pentirmi; non vorrei domani mattina ricevere l'ennesima telefonata di mio padre preoccupato di quello che ha letto... Io comunque sono dispettoso e le cose le dico uguale. Dentro è pieno di pachistani, siriani... Ovviamente, essendo un Doner Kebab!!! E fin qui nulla di male. Ordiniamo e mentre aspettiamo Mark va al bagno. Quando torna mi dice di aver visto un tizio che si stava facendo un'allegra sniffata di coca (no cola evidentemente!) e che da quello che ho capito forse gli aveva pure offerto una dose... Vabbé! Poi accanto al nostro tavolo vediamo invece altri personaggi: sono 3 ma contiamo una decina di bottiglie di birra. I tipi devono essersi scolati una quantità di birra impressionante. Li guardiamo e ci sorridono eheh. Arriva finalmente la cena, ossia il shawarma. Buonissimo, e stracarico... Quando arrivo a metà, già ho lo stomaco pieno. Mentre ceniamo, mando un sms a Francesca per dirle che alla fine siamo andati a cenare al Raval e che se vogliono dopo cena possono raggiungerci. Mi risponde ok e ci diamo così appuntamento alla Rambla del Raval, dove si trova il gattone di Botero. Finiamo di cenare, chiediamo un carajillo di baileys (ossia un caffé corretto) per digerire meglio, paghiamo il conto e usciamo. L'uscita da ovviamente sulla via delle mignotte di Barcellona ehehe, la famosa Carrer de Sant Ramon, una via che Terme di Caracalla in confronto è un convento :-) Pensate che ho persino visto degli annunci di pisos en alquiler proprio in Carrer de Sant Ramon: prezzo 850 euro, piso completamente ristrutturato, con parquet e tutto, però a Carrer de Sant Ramon!!! Della serie esci di casa e ti scippano (quando ti va bene!). Arriviamo al luogo dell'appuntamento e Francesca già sta lì ad aspettarci, senza però il coinquilino, che è tornato a casa coi suoi. Ci dice che anche un'amica sua, Irene, toscana, "co su frathello", Carlo sta arrivando.
Quando ci raggiungono, decidiamo di andare a Can Pumuki, bar conosciuto tra gli studenti Erasmus per le mega feste del giovedì (a cui non ho mai partecipato, giuro! quanto meno a quelle di can pumuki), piene di studenti di ogni dove, interessati a tutto eccetto lo studio :-))... Arrivati al locale, ci sediamo su delle poltroncine e un cameriere, ovviamente italiano (di Gallarate!!), ci chiede cosa vogliamo da bere: gli chiediamo un consiglio e alla fine ci porta "agua de Valencia", una cosa con non so bene quali intrugli (credo succo d'arancia, martini, un po' di cava...), ma molto buona. Anche il prezzo ottimo: 10 euro la brocca, ossia un paio di bicchieri a testa (eravamo 5 per darvi un'idea). Stiamo un po' lì, chiacchieriamo e Irene ci racconta che sta facendo un master in oceanografia all'università di Barcellona. Penso "che figata, allo stile di Dirk Pitt" ehehe, poi magari va a recuperare i tesori delle navi affondate. Ci dice che non vuol fare tardi perché il giorno dopo lei e il fratello devono partire: Carlo per tornare in Italia dopo aver visitato la sorella )o chissà Barcellona) per ben una settimana, lei, Irene, perché deve andare ad Oviedo per un meeting organizzato dall'università. Ci salutiamo e Francesca, Mark ed io deciamo invece andarcene al Pipa club dove, con altri, ero stato un paio di settimane prima... Arrivati lì, in Plaça Reial, sulle scale che portano al piso in cui hanno montato questo locale, conosciamo altri italiani... Cazzo, ma è davvero strapieno qui!! "Sois una puta plaga" mi ripete giustamente Mark. Al pipa club, mentre chiediamo da bere, conosciamo una coppia di ragazzi, lui inglese e lei francese e ci mettiamo a parlare in inglese (dovevamo davvero essere ubriachi a quel punto eheh).
Tempo di un'ultima birretta e ce ne andiamo. La giornata è stata molto lunga, e arriva il tempo di andarsene a dormire...
Andiamo alla metro e facciamo un pezzo di linea assieme a Francesca. Lei scende a Sants, noi invece proseguiamo fino a Les Corts.
Come vedete è stato un fine settimana all'insegna dell'Italia, con ieri poi lo scudetto dell'Inter. Oggi qualcuno mi chiedeva da che parte stessi io... Dalla parte della Roma ovviamente!!! Il video coi festeggiamenti degli interisti al Cin Cin Bar erano solo una manifestazione di cronaca...
Per concludere, due cenni sul clima: ma che c... sta succedendo? Sembra marzo anziché maggio: sono due settimane che il cielo è spesso nuvoloso e piove. Anche oggi stamattina il cielo è stato bello nero, poi nel pomeriggio si è riaperto. Boh, chi ci capisce qualcosa è bravo. Io so solo che ancora dormo con le coperte :-)) E tra due settimane stiamo in giugno, vabbé...
Buonanotte gente!!!

Lo scudetto dell'Inter visto da Barcellona

Buonasera gente! Sono appena tornato a casa dopo una giornata ed un fine settimana molto intensi. Vi parlerò di Francesca, una ragazza italiana conosciuta qui a barcellona, nei prossimi post: la storia merita un post tutto suo... :-))
In queste poche righe che scrivo prima di andarmene a letto, solo vi dirò che oggi anche qui a barcellona è stata la giornata dell'inter. Con Mark sono stato nel pomeriggio a vedere la partita in un pub italiano, il Cin Cin bar, di alcuni tipi veneti, preso d'assalto oggi fondamentalmente da due tipologie diverse di tifosi: gli intertisti e i gufi... I primi ovviamente a tifare per l'Inter, gli altri invece a sperare in una clamorosa vittoria del Parma. Purtroppo, non solo il Parma non è riuscito a vincere, ma la Roma, che pure giocava per lo scudetto ad un punto di distanza dall'Inter, si è fatta mettere un gol dal Catania. Alla fine, risultato come prevedibile: Inter campione d'Italia.
Qui sotto un paio di video di come si è svolta la domenica barcellonese dedicata al calcio.
Buonanotte gente, ci sentiamo... Ciaooooo

giovedì 15 maggio 2008

ETA torna a colpire...

Buonasera a tutti. Rieccoci per un altro appuntamento, come sempre dopo aver cenato e prima di andare a letto :-) Come forse avrete saputo, oggi la notizia del giorno qui in Spagna è l'attentato realizzato dall'ETA contro un quartier generale della Guardia Civil ad Alava e in cui è morta una persona, un militare. Anche se i fatti risalgono a ieri, io me ne sono reso conto praticamente questa mattina mentre andavo al lavoro e, come al solito, leggevo il giornale gratuito Que! che danno sulla metro.
Ieri infatti per me è stata una giornata così intensa che mi sono quasi isolato dal mondo, visto che nel pomeriggio al lavoro abbiamo avuto una riunione lunghissima durata 3 ore e mezza con l'agenzia di Madrid che cura il sito web dell'impresa per cui lavoro; poi, alle 19 sono stato a trovare dei ragazzi che mi avevano contattato per un progetto online che stanno portando avanti in vari paesi europei e che consiste in un motore di ricerca verticale (ossia un motore che cerca informazioni su case, lavoro... in siti specializzati, e non in tutta la rete), e poi ancora alle 20:30 mi son visto con i miei ex colleghi di Segundamano con cui sto facendo un progetto che spero possa vedere presto la luce (da qui a un annetto, chissà!). Abbiamo mangiato un bocadillo al Pans and Company di Plaça Francesc Macià, che, non so perché ma mi ricorda Piazza Bologna a Roma o anche Piazza Ungheria (boh!!! Che poi sono molto diverse, forse chissà lo dico per la gente, boh!!), e mentre mangiavamo si parlava delle varie cose del progetto (tra cui la struttura logica che gli vogliamo dare, se focalizzarci sul target o piuttosto sui prodotti...), Alle 23:00 finalmente tornavo a casa, stanco morto.
Oggi, invece, la giornata al lavoro è passata un po' lentamente, e nel pomeriggio ho avuto un'altra lunga riunione per parlare di alcuni punti caldi...
Alle 19, me ne sono andato a vedere un piso (stavolta in vendita, era il primo che vedevo), e poi un salto al supermercato.
Non ho idea di quali siano ormai i prezzi degli appartamenti a Roma o a Milano, posso però dire che qui stiamo intorno ai 4000-5000 euro al metro quadro, che non è poco, credo abbastanza allineato con l'Italia. Io sto cercando casa soprattutto per l'Eixample, che è una zona un po'costosa, però ho visto che anche da altre parti, molto più periferiche, il prezzo non scende sotto i 4000. Vedremo. Personalmente sono un po' depresso, cercare casa a barcellona sta cominciando ad essere veramente difficile. Mi son rimesso a cercare case in affitto ma non ho trovato nulla di nuovo, purtroppo! Mi sa tanto che passerranno ancora altri mesi prima di trovare una sistemazione tutta per me :-(
Vabbé chicos, anche per stasera è tutto. Vado a letto. Che bello, domani è venerdì, non vedo l'ora che sia già fine settimana... Buonanotte!!

mercoledì 14 maggio 2008

La Spagna meta numero uno degli studenti Erasmus

Ciao a tutti. Oggi, mentre andavo al lavoro, stavo leggendo uno di quei giornaletti gratuiti che ti danno nelle stazioni della metro e che leggi giusto il tempo del tragitto per poi buttarlo nel cestino della stazione in cui scendi. Un articoletto mi ha in particolare catturato l'attenzione: diceva che l'anno scorso la Spagna è stata la meta privilegiata degli studenti Erasmus (ben 27.000 stranieri arrivati da tutta Europa nelle varie università spagnole) e ho pensato che anch'io, tempo fa, sono stato uno di essi. Ricordo pure che a suo tempo manco ci volevo andare a Barcellona, volevo andarmene a Londra, per rispolverare un po' il mio inglese(che di certo è da allora che non rispolvero eheheh)... Ricordo ancora il giorno in cui venni a sapere che sarei partito per Barcellona. Mi trovavo a Madrid, in un caldo giorno d'aprile, con il sole ormai alto fino alle 9 di sera. Ero andato a trovare un amico mio, Andrés, che stava lavorando per Telecinco, nell'ambito del progetto Leonardo, che ti dà la possibilità di fare uno stage presso un'impresa di un paese dell'Unione Europea (non chiedetemi i dettagli perché giuro che non li conosco)... Un collega dell'università mi chiamò per dirmi che erano uscite le destinazioni Erasmus e che a me era toccata Barcellona. Inizialmente provai un po' di delusione se devo essere sincero, poi però quelli che si trovavano lì con me (stavo in quel momento sul balcone di un appartamento in pieno centro di Madrid, verso la zona di Nuevos Ministerios) cominciarono a dirmi che Barcellona era una bella città, che mi sarei trovato bene, e che avevano dei contatti che mi avrebbero potuto passare per cercare una casa... Chiamai quindi mia madre per darle la notizia. Ricordo ancora quei momenti. E ricordo ancora che dentro di me, per un attimo, sperai che mi potesse venire a trovare a Barcellona quando, da lì a pochi mesi (settembre), avessi fatto l'Erasmus. Purtroppo le cose andarono ben diversamente da quello che avevo sperato e non ho mai avuto il piacere di fare una passeggiata con mia madre sulla Rambla. Partii per Barcellona giusto un mese dopo che lei ci aveva lasciati per sempre...
Sapete, penso a lei ogni giorno. Mi manca molto e ancora continuo a volerle un bene infinito.
Vabbé, non voglio deprimervi... Meglio andare a letto e riposare un po'... Buonanotte!!

martedì 13 maggio 2008

Ma che immagine hanno di noi italiani gli spagnoli?

Ciao a tutti. Stasera cercherò di rispondere ad una domanda che forse alcuni si saranno posti in un dato momento... Come ci vedono in Spagna a noi italiani? Comincio col dire che il mio companero de piso, Mark, ci definisce una "puta plaga", ossia una "fottuta piaga", e forse non ha tutti i torti. Ovviamente lo dice scherzando, in "tono amistoso", amichevole, ma un fondo di verità c'è. Grazie o per colpa dei "vuelos baratos", voli economici, i famosi low cost, da qualche anno a questa parte su Barcellona si stanno riversando masse enormi di turisti italiani alla ricerca di un po' di movida... Se fai un giro sulla Rambla ti accorgerai che forse Mark non ha tutti i torti. Barcellona è invasa dagli italiani. Ma è anche invasa dai francesi se è per quetsto, o dagli inglesi e tedeschi. Però mentre un tedesco o un inglese, finché non aprono la bocca, quasi non riesci a distinguerli (entrambì bianchi di pelle, con la birra in mano, grassottelli...), l'italiano, anche se non apre la bocca lo riconosci al volo, tanto che ormai ho imparato a distinguerli senza bisogno di sentirli parlare, quando magari faccio un giro in centro e ho il lettore mp3 acceso.
Li riconosco al volo, ormai, gli italiani e concordo con un articolo che lessi qualche tempo fa su uno di quei giornali gratuiti che ti danno in metro, il Que!
Tracciava un profilo completo dell'italiano che viene a Barcellona, un profilo in cui almeno qui c'è da ridere: occhiali da sole, anche quando è notte, maglietta rosa, zainetto Invicta ovviamente, colletto della polo tirato su, scarpe e pantoloni fighetti, spesso indossando una maglietta del Barça appena comprata nel negozio del Camp Nou (eh già perché a noi italiani ce piace er calcio!!!).
Se però questo è un profilo simpatico, meno simpatico è sapere che gli spagnoli hanno in realtà un'altra visione, un po' meno poetica, di noi: se fai un po' di pressing, qualcuno ti dirà che l'italiano in genere è sporco... Ahi ahi ahi. Quando ho saputo questo, un po' ci sono rimasto male, non tanto per me (a volte mi faccio anche due docce al giorno se vado in palestra, che forse è pure eccessivo!!), quanto per il fatto che non credo sia vero. Però bisogna dire che se qualcuno percepisce qualcosa è perché forse ha avuto un'esperienza negativa al momento di conoscere degli italiani o chissà l'Italia. E allora penso che anche qui Mark e chi pensa come lui non ha poi tutti i torti: se gli spagnoli vengono a visitare le nostre città, dobbiamo riconoscere, quanto meno da Roma in giù, ma il discorso vale anche per certe zone del Nord (esistono comunque anche le eccezioni al centro e al sud), che le nostre città sono davvero sporche e il rischio è quindi quello di trasmettere un'idea sbagliata, che anche noi italiani lo siamo. Purtroppo se siamo governati da dei coglioni che non fanno il loro lavoro, non possiamo farci nulla, è il male di cui è afflitto il nostro paese, altro che monnezza in sé. E di certo, le notizie che vengono da Napoli non fanno altro che alimentare ulteriormente l'idea che gli italiani siano gente sporca, anche nell'animo. Luogo comune o no, un italiano in Spagna è comunque un mezzo mafioso e, quando parla, canta. Questo è davvero forte. A volte capita che qualcuno, appena sente l'accento italiano, si metta ad imitarti, marcando le vocali per es. la A in maniera superforte. Ad esempio il nostro "Milano" un Barcellonese te lo dice, all'italiana, "Milaaaaaaano", e nel frattempo agita le mani (nella posizione del "checazzodici"). Ve lo siete immaginato? Bene.
Italiano è poi anche qualcuno che adora la "maaaamma", la "paaaasta", la "piiiizza", dice spesso "graccie" perché in fin dei conti è un tipo sporco ma educato, e ovviamente è per la famigghia (questo però lo dico con accento siculo!!).
La gente qui pensa poi che l'Italia sia una colonia del Vaticano e l'italiano un poveraccio che non ha la testa per pensare e che fa tutto quello che dice il Papa. A parte il fatto che forse a volte bisognerebbe ascoltare un po' di più il papa, comunque penso che siamo abbastanza maturi come paese per farci i cavoli nostri senza essere una colonia di nessuno, sia esso il Vaticano o gli Stati Uniti.
Insomma, gli italiani non sono poi visti benissimo qui in Catalogna... Ma in realtà questo succede con tutti gli stranieri qui. Barcellona è una città aperta però fino ad un certo punto. L'orgoglio nazionalista catalano a volte è tale da far pensare che solo esistono loro e tutti gli altri "que se jodan!!!".
Vabbé, chicos, anche per oggi è tutto. Ci sentiamo prossimamente... Ciaooo

lunedì 12 maggio 2008

Segunda Pascua e un padre apprensivo :-)

Buonasera a tutti!!! Avrete certamente letto il mio post precedente intitolato "Serata gay a Barcellona". Come sempre succede in queste occasioni, quando tratto argomenti diciamo "hot", come l'alcool, le droghe o il sesso, poche ore dopo mi chiama preoccupato mio padre dicendomi che faccio una vita sregolata, con orari pazzeschi a cui vado a letto, cattive amicizie che frequento, alcool che certamente se continuo così mi darà dipendenza... Stamattina, alle 11:30, quando ancora stavo dormendo, una chiamata (quella appunto di mio padre) mi ha svegliato. "Stai ancora a letto? Chissà ieri che ora avrai fatto..." (manco sono uscito ieri sera, vabbé). "Ho letto il blog e sono un po' preoccupato, stai attento all'alcool...". Poi dopo aver fatto il solito predicozzo, facendomi sentire un poveraccio incapace di gestire la sua vita, mi ha chiesto come andassero in generale le altre cose e ovviamente se ci fosse dell'altro che gli volessi dire... Abbiamo parlato di pisos e poi la chiamata è finita lì e mi sono finalmente alzato dal letto. Oggi a Barcellona era festa, si celebrava la Segunda Pascua, la Pentecoste. Il cielo, che questa mattina era nuvoloso, nel corso della giornata si è poco a poco riaperto, anche se poi nel pomeriggio è tornato a coprirsi.
La mattinata di festa l'ho dedicata un po' ai miei siti, a controllare delle statistiche, e poi ho fatto quelle cose che nel corso della settimana, per mancanza di tempo, non riesco mai a fare: in particolare una lavadora (lavatrice) e pulire la cucina (era il turno che mi toccava questa volta). Ho quindi cucinato (insalata con bacon, philadelphia e membrillo, che è una sorta di mela cotogna) e dopo pranzo con Mark siamo andati a fare un giro in centro. E visto che entrambi siamo degli sciagurati sregolati con orari assurdi abbiamo pranzato alle 15:30!! Ma questa è la Spagna, che ci possiamo fare?? Nel pomeriggio abbiamo quindi fatto un giro per il centro, sulla Ramblas, prima nel Barrio Gotico e poi nel Raval. Alle 19:30 ci ha raggiunti Claudia alla fermata della metro Liceu e siamo cosiì andati tutti e tre a Gracia per mangiare una cosetta (e ovviamente per bere visto che nos gusta emborracharnos, visto che ce piace ubriacarci...:-)). Arrivati alla metro Fontana, abbiamo così preso Carrer d'Asturies e siamo arrivati fino a Carrer de Verdi, e nella zona che è in un certo senso il cuore di Gracia abbiamo trovato un posto in cui fermarci. Al sederci tuttavia il cameriere ci dice che ormai solo servivano la cena e che quindi dovevamo ordinare da mangiare, che non fosse però le solite "patatas bravas" come fanno tutti, che chiedono una boiata e poi solo bevono... Solo che ce l'ha detto quel "dovete prendere da mangiare" con una tale antipatia che, dopo un po', dopo aver visto il menu' ed esserci accorti di quanto fosse caro quel posto, ce ne siamo andati di corsa. Ci siamo cosi' infilati in un altro locale, chiamato La lluna, in Carrer del Torrent de l'olla. Un po' rustico il posto, però iul cibo non male: le patatas bravas davvero eccezionali, ve le consiglio, veramente. Poi io mi sono preso un bocadillo (panino) con sobrassada e queso (soppressata e formaggio), mentre Mark un bocadillo de lomo (tipo fettina) con maionese, pomodori e insalatina. Claudia ha optato per un'insalata con formaggio di capra. Abbiamo chiacchierato un po' arrivando a toccare persino temi esistenziali come l'aborto e il dolore (ovviamente io ero in minoranza, ma va bene comunque, se credi in certe idee, mio caro lettore, portale avanti anche se la maggioranza ti ride dietro...), e alle 23 abbiamo ripreso la metro a Diagonal e siamo ritornati a casa. Questa è stata la mia Segunda Pascua a Barcellona, la mia terza Segunda Pascua da quando, nel settembre 2005 sono arrivato in questa allegra cittadina del mediterraneo... Domani si lavora, che palla. E vabbé, asì es la vida... Meno male quanto meno che si comincia da martedi anziché lunedi. Vediamo se riesco ad andare a vedere un piso nel pomeriggio. Saluti a tutti... Ciaooooo

domenica 11 maggio 2008

Un serata gay a Barcellona

Buongiorno gente! Già vi dico che non ho rimorchiato eheeh :-)) Allora, cominciamo con il fare una breve premessa. Se fino a qualche tempo fa la capitale gay per eccellenza era San Francisco, negli ultimi anni, un po' per la crisi economica (andare negli Stati Uniti è certamente più caro e più lontano che muoversi per l'Europa), un po' per il fatto di essere governati dal PSOE di José Luis Rodriguez Zapatero, la Spagna e Barcellona in particolare negli ultimi anni si sono affermate come meta turistica per i gay di tutta Europa. Esiste un quartiere nella città catalana, chiamato l'Eixample, che al suo interno ha una sorta di "zona rossa", a sua volta chiamata il Gayxample, dove si possono trovare una serie di locali unicamente orientati a un pubblico gay o lesbico: non solo bar o discoteche, ma anche negozi di abbigliamento. Vi consiglio di fare un giro perché la cosa è divertente: ci sono le cose più "fashion" come si dice qui, per delle vere e proprie checche supertrendy. E' semplicemente spettacolare eheh Hanno persino aperto un hotel per gay, l'Hotel Axel, che ha avuto un successo enorme e che se non erro dovrebbe aprire un secondo hotel a breve (se già non l'ha fatto) giusto sulla Rambla. E' interessante studiare il target gay, che, ve lo dice uno che lavora nel marketing, è uno dei più rdditizi in questo momento: i gay sono persone in genere emancipate e con un livello economico abbastanza elevato. Non avendo figli spendono molto per se stessi, soprattutto per quanto riguarda l'ozio, escono molto, e amano il buon gusto (bisogna vedere, perché alcuni forse non hanno proprio idea di cosa sia il buon gusto...), per cui vanno in posti un po' fashion-chic, dove ovviamente chi offre il prodotto-servizio spesso si porta a casa un bel margine lavorando con questo target...
Ad ogni modo, torniamo a noi. Ieri nel pomeriggio mi sono visto con Claudia, una ragazza sarda conosciuta la settimana scorsa e che sta facendo il dottorato qui a Barcellona. Siamo andati a El Xampanyet. Non vi dico la pioggia pazzesca che c'era. Abbiamo fatto un apertivo lì e poi, dopo aver pagato il conto (ragazzi, salatissssssimo, meglio che non ci andiate, ve lo sconsiglio... in due abbiamo speso 51 euro!!!! per bere sì 3-4 copas ognuno però per mangiare alcune cosette, insomma mi sa che c'hanno fregato), dicevo, dopo aver pagato il conto siamo andati a casa sua visto che ci aspettavano per cena i suoi coinquilini. Ed entra qui il mondo gay...
I suoi inquilini infatti sono omosessuali (non stanno insieme però, ognuno fa la sua vita). Abbiamo così cenato, e poi l'idea è stata quella di andare tutti al Gayxample, in alcuni posti che conoscevano loro...
Ci siamo così ritrovati prima in un locale, tra l'altro pieno di fumo, dove era pieno di maschioni, senza però esagerare (c'erano anche delle chicas, forse lesbiche, chissà), poi siamo andati in una discoteca, l'Arena, sulla Gran Via de les Corts Catalanes, all'altezza di Carrer de Aribau, una delle vie con più locali di Barcellona, e che attraversa tutto l'Eixample, da Plaza Universitat fino praticamente al Tibidabo. Dentro l'Arena c'era tutto un mondo gay interessante: c'erano i gay, dico io, "tranquilli", quelli che a vederli in un certo senso non sono gay, tengano caratteristiche totalmente etero ma li vedi che si baciano con altri ragazzi (chissà forse questi appartengono alla categoria dei cosiddetti bisex?? ma esisteranno poi per davvero i bi?boh!), poi ci sono i gay che si vede che sono gay, che camminano o parlano da veri gay ("tesssoro, ma cosa dici? amò, ma come stai bene stanotte..." frasi di questo tipo, con la manina che si agita su e giù ehehe), poi ci sono i gay checche isteriche, quei gay che non sono più semplici gay, ma gay all'ennesima potenza: sono quelli che fanno praticamente le femmine del gruppo, che quando ballano lo fanno mettendo in mostra l'ombelico, muovono il culo meglio di Shakira (o fose no, solo se lo vogliono credere!!!) e passano tra le braccia di un uomo e l'altro... Quelli che appartengono a questa categoria sono probabilmente un numero ridotto di gay, anche se sono quelli che, per la loro esuberanza, rimangono più impressi nella memoria dell'etero allibito... ehehe Nell'Arena ieri ho visto di tutto. A volte sembrava davvero di stare allo zoo, in mezzo agli animali... Ad ogni modo, abbiamo ballato un po' e poi ho dovuto fare un salto al bagno visto che, tra quello che avevo bevuto a El Xampanyet e quello che avevamo bevuto a casa e nell'altro locale, i liquidi stavano ormai cominciando a premere insistentemente per uscire... Sono così sceso al primo piano (l'Areana ha infatti due piani e noi stavamo al primo) per andare al bagno. Mentre facevo la fila, in mezzo a gente (ma lo ero anch'io!) ubriaca, un tipo ha spinto nella calca un po' troppo tanto da riuscire a toccarmi. Ma non è successo niente più eh. Sono poi risalito e ho visto che tutti gli altri avevano rimorchiato. Visto che ero un po' stanco (ieri ho lavorato ed erano già quasi le 5), ho deciso di tornarmene a casa... Ho così ripreso la metro e alle 6 più o meno stavo a casa. Mi sono alzato da poco e ancora non so bene cosa farò oggi nel pomeriggio, anche se alle 20:15 mi sono dato appuntamento con marta per andare a prenderci una cosa qui vicino casa... Vabbé, mi vado a docciare, va. Ah, oggi non piove più; è tutto nuvoloso ma per terra è bello asciutto...

sabato 10 maggio 2008

Alluvione su Barcellona

Buon pomeriggio gente!! Come avrete capito dal titolo, il problema siccità in Catalogna è praticamente un ricordo. Da ormai 24 ore cade su Barcellona e altre parti della Spagna una quantità incredibile di acqua, tanto che oggi è questa la notizia del giorno su tutti i quotidiani, dal Periodico de Catalunya fino a La Vanguardia, passando per El Pais e El Mundo. Nessuno tuttavia si lamenta, anche se alle porte c'è un ponte (lunedì sarà festa qui in Catalogna). La pioggia la gente l'aspettava da mesi, ogni giorno tutti stavano col naso all'insu per vedere se all'orizzonte c'era qualche nuvola, ma niente da fare. Da ieri invece, dopo una giornata in cui solo c'erano state nuvole ma niente più, finalmente l'acqua ha cominciato a cadere. Ieri ha piovuto poco, ma oggi non ha mai smesso, e si stanno ora cominciando a formare delle belle pozzanghere.
La temperatura si è abbassata sensibilmente e sembra di essere tornati a marzo. Che cose pazzesche. Marzo caldo e ora maggio che fa freddino... Vabbé!
Venendo a noi, oggi, anche se è sabato, sono stato al lavoro. Ho preparato una riunione e delle altre cose per la prossima settimana e quindi, alle 2, ho staccato e me ne sono andato al centro commerciale L'Illa Diagonal per tagliarmi i capelli.
Durante il tragitto in treno dal lavoro fino al barbiere, ho fatti delle telefonate per organizzarmi per il fine settimana. Nel pomeriggio, più tardi, alle 19 mi vedo con Claudia, la ragazza sarda che ho conosciuto con Mark il fine settimana scorso. Sta qui a Barcellona per fare un dottorato. Si fermerà qualche mese, poi tornerà a Bologna che è dove sta studiando. Andiamo a fare un aperitivo al Borne, da El Xampanyet, che è una sorta di Xampanyeria che si trova in Carrer de la Montcada numero 32 o 33 se non dico una boiata. La via è quella in cui si trova il Museu Picasso. Ci vedremo li' di davanti (o dentro, vista la pioggia!!) direttamente alle 19. Poi domani invece mi vedo alle 20 con Marta e andremo a un posto che si chiama Originals, o una roba cosi', che si trova vicino alla Estaciò de Sants e in cui si può, oltre che mangiare, anche giocare a giochi di società, in gruppo. Non so bene chi ci sarà domani però sarà comunque una cosa divertente.
Vabbé, mi riposo un po' che dopo devo prepararmi per uscire. Qui sotto troverete un paio di video per darvi un'idea di quanto stia piovendo da queste parti oggi... ;-)

Piove su Barcellona


Walking in the rain - Passeggiata sotto l'acqua a Barcellona... ;-))

venerdì 9 maggio 2008

Appena rientrato a casa dal Conversion Thursday

Ciao a tutti... E' quasi mezzanotte e mezza e sto qui a scrivere come un cretino. Vabbé! Lo faccio visto che sono un paio di giorni praticamente non scrivo. Sono appena rientrato a casa dopo essere stato al Conversion Thursday (Giovedi' delle Conversioni), che è quell'evento organizzato ogni secondo giovedi' del mese che riunisce a esperti del settore, professionisti (o presunti tali ehehe) di SEO/SEM (Search Engine Optimization e Search Engine Marketing, ossia in soldoni come arrivare primi su Google), e che anche stavolta è stato organizzato nel ristorante Movies di Barcellona, in Carrer de Roger de Lluria 50, a pochi passi da Passeig de Gracia. Ho ritrovato degli ex colleghi e abbiamo anche parlato un po' di progetti comuni, ossia fare una web assieme. Nei prossimi giorni registreremo il dominio e cominceremo a sviluppare l'idea.
Nel frattempo, per quanto riguarda il resto, ho finito di prendere l'antibiotico e le placche sono scomparse. Continuo invece a prendere lo yogurt per evitare che mi venga la lingua gialla come la volta scorsa ;-P
E finalmente arriva anche il weekend... Così potrò riposarmi un po', dopo il ponte scorso che sono stato sempre in giro. Qui lunedì è di nuovo festa, si celebra la "Segunda Pascua", per cui non andrò al lavoro. Approfitto però per andare a lavorare questo sabato, visto che mi tocca fare un tot di sabati all'anno per avere una mensilità in più... E vabbé... Asì es la vida.
Chicos, me voy a la cama. Vado a dormire. Un saluto speciale a Giuseppe che mi ha scritto un commento (uno dei pochi che lasciano ogni tanto un commento) e a mio zio Eugenio che pure mi chiedeva notizie sulla mia tonsillite. Sto meglio, zio, grazie :-)) Ci sentiamo presto. Saluti a tutti... Ciaoooo

mercoledì 7 maggio 2008

Sgamato in diretta nazionale

Ehehe Madò che risate!!! Mi hanno appena chiamato da RTL 102.5 che ascolto sempre la sera prima di andare a letto perché avevano ricevuto il mio sms in cui dicevo che avevo un blog su come vive un italiano a Barcellona. A parte il fatto che mi stavo mettendo il pigiama e stavo quindi con le gioie all'aria :-)) la conduttrice Barbara Sala mi ha cioccato in diretta nazionale chiedendomi delle placche ehehe E vabbé così è la vita. Che ce voi fa'!!! Di certo non mi aspettavo la telefonata e sono rimasto un po' interdetto... Ad ogni modo, simpatica esperienza. Un saluto a Barbara e a Pierluigi Diaco... ;-))

lunedì 5 maggio 2008

Un fine settimana a Barcellona: dove dormire, cosa vedere, cosa mangiare...

Ciao a tutti. Stamattina ho ricevuto l'email di un mio lettore, Giuseppe, che mi chiede dei consigli su dove alloggiare a Barcellona. Ho pensato allora di scrivere un articolo "turistico" per soddisfare le richieste di quanti, ogni tanto, mi mandano un'email chiedendo maggiori informazioni sulla vita a Barcellona, essendo ormai "uno del posto" (che effetto strano che mi fa la cosa ehehe).
Cominciamo allora con l'alloggio.
Se avete voglia di prendere un appartamento in affitto a Barcellona, allora il sito che vi consiglio di vedere, in cui c'è una buona offerta di case è certamente Loquo, nella sezione Vacaciones: i prezzi che troverete sono per giorno o per un'intera settimana.
Loquo è il sito internet numero 1 per quanto riguarda gli annunci di case a Barcellona. Potete anche dare un'occhiata su altri siti di case in affitto come ad esempio Barcelona for rent.
A livello di hotel a Barcellona non saprei bene cosa consigliare. Degli alberghi che ho visto, e in cui sono stati dei miei parenti quando sono venuti a visitarmi, posso dire che mi sono piaciuti particolarmente l'Hotel Pulitzer (4 stelle che forse per dei giovani turisti è un po' fuori budget) vicino a Plaça Catalunya e l'Hotel Royal sulla Rambla, anch'esso 4 stellette... :-) Si che si trattano bene i miei parenti direte voi. E avete ragione!! Passiamo allora dalle stelle alle stalle, ossia parliamo di ostelli a Barcellona. Avrei voluto parlarvi dell'ostello in cui sono stato quando sono arrivato qui nel settembre 2005, se non fosse che nel frattempo ha chiuso. Però posso consigliarvi un altro posto in cui è stato un mio amico, Loris, quando i primi giorni dell'Erasmus, era alla disperata ricerca di un appartamento a Barcellona. Si tratta dell'Alberguinn, ostello pieno di stranieri e abbastanza moderno. Potete vedere prezzi e foto sul suo sito. Sta vicino alla stazione di Sants (ossia la Roma Termini di Barcellona), ad appena 20 minuti a piedi dal Camp Nou: per coloro che volessero andare a Barcellona a vedere una partita del Barça è forse il posto ideale in cui dormire.
Cambiando invece argomento, e parlando del cibo, le cose che non vi potete perdere da mangiare a Barcellona, a seconda della stagione, sono: il pan con tomate (pane col pomodoro, stile bruschetta però morbida), le lumache - caracoles (mai mangiate in vita mia, giuro!!!)-, i calçots (dei cipollotti che si mangiano tra gennaio/febbraio fino ad aprile più o meno: video di una calçotada), la butifarra, che è una salsicciona, la crema catalana (una sorta di creme caramel bruciacchiata), le torrades (ossia mega bruschettoni supercarichi di tutto di più), la paella o la fideuà (ossia la paella fatta con la pasta, i vermicelli) e dell'ottima sangria. Parlando di sangria, vi consiglio un salto alla Ovella Negra che si trova in Carrer de les Sitges (Metro L3 Catalunya), e poi un salto anche al Bosque de las Hadas, il Bosco delle Fate, che si trova vicino alla metro L3 Drassanes, alla fine della Rambla, accanto al Museo delle cere, in Passatge de la Banca. Se poi volete starvene tranquilli in un posto originale allora vi consiglio il Barcelona Pipa Club, che si trova in Plaça Reial e che è praticamente un locale ricavato in un appartamento. E' abbastanza originale, a me personalmente è piaciuto parecchio. L'ingresso è libero e dovete ovviamente citofonare per farvi aprire :-))
Per le mangiate pomeridiane e per ubriacarvi con pochi euro allora è assolutamente imperdibile la Xampanyeria, una sorta di fiaschetta stile Ariccia in cui mangi si in piedi con altre diecimile persone che premono, però quanto meno spendi pochissimo: un panino costa intorno ai 2-3 euro e la bottiglia pure. Chiedete del cava rosado, quanto meno è il mio consiglio... Troverete la Xampanyeria in Carrer de la Reina Cristina(Metro L4 Barceloneta), più o meno a metà di questa strada, esatto, proprio dove c'è quel bordello di gente ;-)) Che altro posso dirvi. Ah si, posti in cui ballare. Se siete tirchi come me quando si tratta di pagare, specialmente se è una discoteca, allora vi consiglio l'Hotel Roma di Plaça Reial (sarebbe il locale dell'hotel, si). Si entra gratis; la musica è stile hip hop, a volte commerciale. Per una birra vi chiederanno 4 euro, mentre per i cocktails il prezzo se non erro è sui 6,5-7 euro. Potete anche andare a bere qualcosa al Borne, il quartiere che sta sull'altro lato della Via Laietana rispetto al Barrio Gotico. Qui vi consiglio il Fiamma su Carrer dels Banys Vells e il Princesa 23, in Carrer de Princesa 23 (Metro L4 Jaume I). In quest'ultimo i mojitos costano 3 euro. Potreste andare a bere qualcosa lì, dopo essere stati al Tasca i Vins che sta liì vicino, di fronte alla Estaciò de França, e dove fanno delle ottime torradas. Sabato scorso ci ho mangiato, mi sono pure riempito e abbiamo speso sui 12-13 euro a capoccia. Si trova in Marques de l'Argentera 13 (Metro L4 Barceloneta).
A livello invece di turismo ovviamente non potete perdervi le seguenti cose: Rambla e Barrio Gotico, le case di Gaudì su Passeig de Gracia, il Parc Guell (anch'esso di Gaudi', guai a perderselo!! Metro L3 Lesseps o Vallcarca), la Sagrada Familia e il Montjuic. Ovviamente ci sarebbero tante altre cose ancora però quelle che vi ho elencato sono l'ABC di Barcellona. Se avete del tempo, la sera andate a cenare a Gracia (metro L3 Fontana): è un quartiere molto animato in cui potrete mangiare di tutto (eccetto catalano eheh no vabbé scherzo), visto che è strapieno di locali etnici (ristoranti libanesi, greci, egiziani, messicani...).
Ragazzi, mi sono appena reso conto che s'è fatta 'na certa ed avrei un po' di sonno. Se volete sapere altre cose, fate come Giuseppe, scrivetemi un'email e cercherò di rispondervi direttamente sul blog così soddisfo le curiosità di tutti. Sicuramente un altro articolo lo dedicherò presto a come vengono visti gli italiani a Barcellona e in Spagna in generale. Per ora comunque è tutto e vi auguro una buonanotte... Ciaooo

sabato 3 maggio 2008

Un venerdi' sera pazzesco e un sabato che promette bene

Ciao a tutti. Prima ho avuto uno sfogo scusate ma è semplicemente incredibile quanto sia cagionevole la mia salute. Vabbe'. Sine verbis. Senza parole, davvero. Ad ogni modo, questo è stato un ponte del Primo maggio abbastanza intenso. Giovedi (1 maggio, appunto) in realtà non ho fatto nulla e sono stato tutto il tempo a casa, lavorando un po' sui miei siti di ultime notizie e video divertenti. Ho programmato un po', fatto alcuni aggiornamenti e controllato alcune statistiche per vedere cosa bisognava migliorare. Venerdi' (ieri) invece nel pomeriggio intorno alle 4 sono uscito con Mark e siamo andati a fare un giro in centro, dopo aver mangiato un boccone al volo a casa (tortelli con la panna, basicamente!). Ci siamo presi un caffé prima sulla Rambla del Raval e poi abbiamo fatto due passi nel Barrio Gotico, andando anche al Camello, il Cammello, che è una sorta di mercatino al chiuso dove vendono cose di abbigliamento (magliette, accessori, felpe..) e che ha al suo interno un giardinetto in cui si può stare tranquilli e prendere una cosa da bere e in cui i più fumano i porros, ossia se sparano certe canne che non saprei manco come descrivervi... C'era un tizio ieri che si stava facendo un porro grande quanto un sigaro. Dire che aveva la faccia da completo rincoglionito è dire veramente poco! Ogni tanto la mia vista incrociava la sua e quasi avevo paura, visto che aveva gli occhi iniettati di sangue :-//
Dopo il Camello (per la cronaca ci siamo fatti una birra e zero porros!!), ci siamo incamminati verso il luogo della perdizione per antonomasia di Barcellona, ossia la Xampanyeria, una sorta di fiaschetta (stile Ariccia) in cui si può mangiare e bere per pochissimo. Ogbi panino (e sono davvero succulenti) costa intorno ai 2-3 euro (li fanno con sobrassada di Maiorca, salame di Vic o jamon serrano...) e la bottiglia di cava rosado costa, se non dico una cazzata, ugualmente intorno ai 3 euro. Risultato: la calle (via) che da sulla Xampi è sempre strapiena (non si riesce ad entrare manco morti nel locale) e gli ubriachi abbondano. Poco prima di entrare, abbiamo conosciuto Mark ed io delle ragazze italiane, delle calabresi che vivono da dieci e più anni a Milano. Ci siamo così uniti alla comitiva e siamo poi andati (nel frattempo l'alcool cominciava a fare il suo effetto) ad un altro posto, chiamato El vaso de Oro, che sta vicinissimo alla Xampanyeria, in una traversa della Avinguda Joan de Borbo', che sarebbe praticamente il lungomare della Barceloneta. Siamo stati poco meno di un'ora credo li' dentro e poi siamo tornati verso il Born. Nel frattempo si erano ormai fatte le 22. Abbiamo conosciuto altri ragazzi mentre stavamo aspettando il verde per attraversare la strada. Un ragazzo di Sydney in viaggio per il mondo (un intero anno e stava a metà ci diceva), e delle ragazze francesi di Nizza. Ci chiedevano dove fosse la Xampanyeria e quando gli abbiamo detto che era ormai chiusa, li abbiamo invitati a unirsi al nostro gruppo. Siamo così andati tutti quanti al Born, quel quartiere (barrio) che, guardando la Via Laietana dando le spalle al mare, rimane sulla destra. Siamo così andati in un locale carino da quelle parti chiamato La fiamma, in onore all'Italia forse eheh. Dentro, a parte una quantità di fumo incredibile, c'era anche molta gente. Abbiamo ordinato ciascuno la sua "copa" (io ho preso rum e cola al prezzo di 6.50 euro) e, dopo aver chiacchierato un po' li', siamo andati all'Hotel Roma di Plaça Reial, che Marta tempo fa ci aveva fatto conoscere. La cosa bella di questo locale è che puoi andarci senza pagare nulla. La musica dentro forse non è la migliore del mondo , per lo meno per quanto mi riguarda, essendo per lo più musica black, hip hop... però l'atmosfera non è malvagia. Non è obbligatorio prendere niente, però quando lo prendi, pesa sul portafoglio, visto che ho pagato una semplicissima birra 5 euro. Ossia prezzo romano, da ladro, a cui mi ero disabituato grazie a Dio. Qui a Barcellona l'alcool costa certamente meno che da noi in Italia.
Alla fine, quando ormai si erano fatte le 2 (senza mai essere tornati a casa dalle 4 del pomeriggio), siamo andati finalmente a prendere l'ultima metro, visto che era venerdi'. Stasera, ossia tra pochissimo, mi vedo di nuovo con le calabresi: le porto a cenare al Tasca i vins, un posto di cucina tipica catalana. Sarò solo stavolta, visto che Mark è andato nel pomeriggio a Lerida a trovare il fratello e degli amici. Non oso pensare come tornerà domani sera, in che condizioni, visto che lì si beve parecchio. Vabbé chicos, vi lascio ché mi aspettano tra una ventina di minuti alla Metro Drassanes e vado in bicicletta. "Deficiente" penserete voi "hai le placche in gola e fai ste cose!!" Avete ragione. Ma che ci posso fare?? Comunque ho cominciato l'antibiotico. Già ho preso la prima dose, tra poco prenderò la seconda. Poi prossimi giorni dovrò dargli sotto con gli jogurt, visto che mi distruggerà tutta la flora intestinale. Che palleeeeee!!! Meno male almeno che non c'ho la febbre!! Magra consolazione. Ci aggiorniamo. Buon proseguimento di ponte a tutti voi. Ciaoooo

Ci risiamo, che palleeeeeeeeee.....

Che rottura infinita!!! Lo sapevo, mi farò tagliare le tonsille o quelle cavolo di cose che ho in bocca che ogni X tempo si infiammano... Porca put... Mi sono ritornate le placche maledette, me lo sento, ancora non sono stato dal medico ma i sintomi ci sono tutti, stavolta sul lato destro. Non so se è colpa dell'aria che cambia, dei capelli leggerissimamente umidi (anche se cerco di evitarlo sapendo bene come sono fatto) quando esco dalla palestra o semplicemente che sono una pecetta vivente, però mi sono davvero rotto le scatole, soprattutto quando come in questi giorni che è ponte potrei starmene bene tranquillo, facendo cose e invece devo penare per deglutire. Merda!!! Da un paio di giorni sto prendendo ibuprofeno però non sta facendo nulla, anzi la cosa sta chiaramente peggiorando visto che stamattina mi sono svegliato per il dolore. Rimerda!!! Sono stufo, stufissimo di questa cavolo di cosa. Mi faccio togliere le tonsille o tutto ciò che si può infiammare... Basta!!! Basta, basta!!! Che palle!!! Scusate lo sfogo ma è davvero una maledizione la mia. Non può essere, provo ad essere super attento, a non prendere colpi d'aria, mi metto la canottiera, evito di andare in palestra i giorni che vedo che sto un po' così, eppure queste stronze di placche quest'anno mi stanno rovinando. Sono già al terzo giro, non può essere. Non può essere. E' pazzesco. Che palleeee. Vi farò sapere come evolve la situazione. Ciao a tutti. E che palle!!!